Sollevatori a soffitto per disabili. Quali sono le soluzioni?
Tecnosad ha maturato un’esperienza pluridecennale nel campo della movimentazione dei pazienti ed oggi è in grado di proporre sollevatori a soffitto per disabili con soluzioni davvero sorprendenti.
Uno dei sistemi più utilizzati e preferiti da tutti i nostri utenti è il sistema ad H.
Come funziona? è davvero semplice.
Il concetto base è quello del carroponte. Sono quindi due binari laterali sui quali scorre un ponte, avanti e indietro. Sul ponte scorre un motore di sollevamento nelle direzioni destra e sinistra. Ecco fatto che, con due semplici movimenti, si può raggiungere ogni angolo della stanza.
Il motore di sollevamento, infine, provvede tramite una cinghia motorizzata e un bilanciere utile all’aggancio dell’imbrago, al movimento verticale del paziente.
Semplicemente con i tre movimenti avanti-indietro, destra e sinistra, su e giù, è possibile posizionare una persona in qualsiasi angolo di uno spazio.
I binari portanti possono essere in due versioni: a parete o a soffitto.
Nella versione a parte, i binari saranno molto sottili, quasi invisibili. Creano un effetto cornice alle pareti che le rende davvero gradevoli.
Si integrano in qualsiasi ambiente, sono smussati e senza angoli, quindi molto facili da pulire.


Sollevatori a soffitto per disabili in stanze confinanti
Generalmente i sollevatori a soffitto con sistema ad H sono in grado di coprire in modo efficace e completo un’intera sola stanza.
Oggi, grazie ad innovativi raccordi che possono essere installati fra le porte, possiamo far comunicare due sistemi ad H montati in due differenti stanze attigue, permettendo un agile passaggio dell’utente da una stanza all’altra con estrema facilità.
Come?
